Se il dolore al ginocchio è diventato un ostacolo nelle tue attività quotidiane, potresti aver pensato a una soluzione chirurgica. In questi casi, la protesi monocompartimentale di ginocchio è una delle opzioni più valide per chi soffre di artrosi o altre patologie che colpiscono una sola parte del ginocchio.
Se il tuo dolore è limitato a un compartimento del ginocchio, questa soluzione può essere un grande aiuto.
In questo articolo ti spiegherò quando è indicato ricorrere alla protesi monocompartimentale, i suoi vantaggi rispetto a interventi più invasivi e come può migliorare la tua qualità di vita. Se pensi che questa potrebbe essere una soluzione adatta al tuo caso, ti invito a contattarmi.
Quando viene consigliata la Protesi Monocompartimentale di Ginocchio
La protesi monocompartimentale di ginocchio è pensata per chi ha il dolore concentrato in una sola zona dell’articolazione, come il compartimento mediale (interno) o laterale (esterno) del ginocchio. La sua principale indicazione riguarda i pazienti con artrosi monocompartimentale ossia con usura della cartilagine in una sola parte dell’articolazione. Quando l’usura è limitata e non coinvolge altre aree del ginocchio, questa soluzione può essere la scelta migliore.Un altro aspetto importante riguarda i legamenti: affinché l’intervento sia efficace, è necessario che i legamenti principali del ginocchio, come il crociato anteriore siano ancora in buono stato. La stabilità dell’articolazione è essenziale per ottenere buoni risultati a lungo termine.
La protesi monocompartimentale non è adatta, invece, per chi soffre di artrite reumatoide o altre malattie infiammatorie diffuse. Se ti riconosci nelle condizioni appena descritte, questo tipo di intervento potrebbe essere una soluzione che risponde alle tue necessità.
I Vantaggi della Protesi Monocompartimentale di Ginocchio
- Dopo l’intervento, molte persone riescono a camminare con l’aiuto di un deambulatore già il giorno stesso. Molti pazienti riescono a tornare alle proprie attività quotidiane in poche settimane, senza dover affrontare lunghi tempi di recupero. A differenza della protesi totale, che impone un lungo periodo di immobilizzazione, la protesi monocompartimentale ti permette di riprendere le normali attività in modo più veloce. È importante seguire le indicazioni del medico e del fisioterapista per garantire il miglior risultato possibile, ma molti pazienti riescono a riprendere il lavoro e le attività sociali già entro 4-6 settimane dall’intervento.
- Durante la fase post-operatoria, il dolore è significativamente inferiore rispetto ad altri tipi di intervento chirurgico al ginocchio. Grazie alla tecnica minimamente invasiva, la riabilitazione è meno dolorosa e più facile da gestire. Gli esercizi di riabilitazione, che iniziano già il giorno successivo, sono mirati a recuperare la mobilità e la forza muscolare in modo graduale, evitando traumi o stress inutili.
- Il fatto che venga trattata solo una parte del ginocchio e che si utilizzi una tecnica meno invasiva, riduce notevolmente il trauma sui tessuti circostanti. Questo si traduce in una fase di recupero più semplice e con una gestione migliore del dolore.
- Il rischio di infezioni è inferiore rispetto alla protesi totale, grazie a un’incisione più piccola e a un intervento meno invasivo.
- La perdita di sangue durante l’intervento è minore, e i rischi di complicazioni post-operatorie come la trombosi o l’embolia sono ridotti.
- Poiché viene conservata una buona parte della struttura naturale del ginocchio, la protesi monocompartimentale consente di mantenere una maggiore libertà nei movimenti, con una sensazione di ginocchio più naturale rispetto alla protesi totale.
Durata della Protesi Monocompartimentale
Nonostante la protesi totale abbia una durata mediamente più lunga, la protesi monocompartimentale può durare dai 10 ai 15 anni, a seconda di diversi fattori, come l’età del paziente, l’attività fisica e lo stato del ginocchio al momento dell’intervento.Le percentuali di successo variano, ma studi recenti mostrano che circa il 92-93% delle protesi monocompartimentali rimangono funzionanti anche a 10 anni dal trattamento. In alcuni casi, la durata è maggiore, soprattutto nei pazienti che non praticano attività fisiche molto intense.
Va detto che una delle principali ragioni di revisione della protesi monocompartimentale è l’insorgenza di artrosi nelle altre aree del ginocchio. Tuttavia, il rischio di dover ricorrere a un intervento di revisione è relativamente basso, soprattutto nei pazienti che seguono le indicazioni post-operatorie.
Sebbene la protesi monocompartimentale abbia una durata inferiore rispetto a quella totale, essa consente di ottenere una migliore qualità della vita nel breve e medio periodo, con un impatto minimo sul tuo stile di vita.

Conclusioni
Uno degli aspetti più interessanti della protesi monocompartimentale è che viene mantenuta una parte importante della struttura naturale del ginocchio, come i legamenti crociati (anteriore e posteriore).
La preservazione dei legamenti consente al ginocchio di mantenere una buona mobilità e una maggiore stabilità. Dopo l’intervento, il paziente può continuare a eseguire le attività quotidiane con una sensazione di ginocchio più naturale, senza il senso di instabilità che può verificarsi in alcuni casi di protesi totale.
Il mantenimento della biomeccanica naturale aiuta anche a ridurre il rischio di complicanze a lungo termine, come l’allentamento della protesi. Un ginocchio che conserva i suoi legamenti principali offre maggior sicurezza e stabilità nel tempo, evitando la necessità di una revisione precoce.
Se soffri di dolore al ginocchio e pensi che la protesi monocompartimentale possa essere la soluzione giusta per te, ti invito a prendere un appuntamento per una visita. Con un’accurata diagnosi, possiamo insieme valutare se questa è la scelta più adatta al tuo caso.