Revisione di Protesi di ginocchio: Quando Serve Intervenire di Nuovo

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La revisione della protesi di ginocchio è un argomento delicato e complesso, ma molto importante per chi ha già affrontato un intervento di sostituzione articolare e si trova a dover valutare un nuovo intervento.

Da ortopedico, ho incontrato molte persone che si sono trovate in questa situazione e so quanto sia fondamentale spiegare con chiarezza quando serve intervenire di nuovo, quali sono i segnali da non sottovalutare e cosa aspettarsi da questa seconda operazione. Se ti stai chiedendo se il tuo ginocchio necessita di una revisione, ti consiglio di prenotare una visita con me: analizzeremo insieme il tuo caso e troveremo la soluzione più adatta per te.

Spesso la protesi di ginocchio dura molti anni, ma non è un impianto “per sempre”. Le componenti possono usurarsi, possono insorgere problemi di stabilità, o addirittura complicazioni come infezioni. Quando ciò accade, è fondamentale intervenire tempestivamente per evitare un peggioramento della situazione e limitare la complessità dell’intervento di revisione. 

Perché si rende necessaria una revisione della protesi di ginocchio?

Radiografia di un ginocchio con protesi che mostra segni di usura o instabilità
Immagine radiografica di una protesi di ginocchio che necessita di revisione a causa di usura o complicazioni

La revisione si rende necessaria quando la protesi primaria, per vari motivi, non funziona più come dovrebbe o crea problemi significativi. Ci sono diverse cause che portano a questa situazione:

  • l’infezione periprotesica, una complicanza grave in cui i batteri colonizzano la protesi e il tessuto circostante. Questo problema richiede la rimozione dell’impianto e un trattamento antibiotico adeguato, prima di poter reimpiantare una nuova protesi.
  • l’usura della protesi stessa. La durata media di un impianto può variare dai 10 ai 25 anni, influenzata da fattori come l’età, il peso corporeo e il livello di attività fisica del paziente. Con il passare del tempo, il polietilene che funge da “cuscinetto” può deteriorarsi, causando dolore, instabilità e difficoltà nel movimento. Quando la protesi inizia a mostrare segni di usura, la revisione diventa necessaria per ripristinare la funzionalità e alleviare il dolore.
  • lo scollamento asettico o mobilizzazione delle componenti, in cui la protesi si stacca dall’osso senza la presenza di infezione, spesso a causa di un riassorbimento osseo indotto da particelle di usura. Questo è un fenomeno subdolo che può manifestarsi anche a distanza di molti anni dall’impianto e che causa dolore e instabilità.
  • le fratture periprotesiche, cioè le fratture dell’osso vicino alla protesi, che richiedono un intervento chirurgico specifico per stabilizzare la situazione e spesso la revisione della protesi stessa.

rigidità o instabilità articolare, dovute ad eccesso di tessuto cicatriziale o insufficienza dei legamenti, o la progressione dell’artrosi in caso di protesi monocompartimentale

La revisione è necessaria quando la protesi non garantisce più il sollievo dal dolore e la funzionalità attesa, compromettendo la qualità della vita.

I segnali da non ignorare

Ho imparato che molti pazienti tendono a sottovalutare i segnali che il loro corpo invia. Spesso pensano che un po’ di dolore o rigidità siano “normali” dopo un impianto di protesi, ma non è così. È fondamentale prestare attenzione a quei sintomi che indicano un possibile problema e che richiedono una valutazione medica.

Questi segnali includono:

  • Dolore persistente o crescente nel ginocchio operato, che non migliora con i farmaci o la fisioterapia e peggiora nel tempo.
  • Rigidità articolare che limita la normale funzionalità del ginocchio.
  • Sensazione di instabilità o cedimento dell’articolazione durante la camminata.
  • Gonfiore o infiammazione persistenti.
  • Rumori anomali come scricchiolii o scrosci, non presenti in precedenza.
  • Segni di infezione locale, come arrossamento, calore e dolore acuto, soprattutto se associati a febbre.
  • Peggioramento della qualità di vita a causa di difficoltà nel movimento o nel camminare.

Se riconosci uno o più di questi segnali, ti invito a non rimandare la visita ortopedica. Prima si interviene, migliori sono i risultati e più semplice sarà l’intervento.

Come si svolge l’intervento di revisione

Rispetto al primo impianto, la revisione è un intervento più complesso e delicato, che richiede una preparazione accurata e una grande esperienza da parte dell’équipe chirurgica. Dal punto di vista medico, l’intervento può essere suddiviso in alcune fasi principali:la fase di valutazione preoperatoria è fondamentale. Utilizziamo vari esami strumentali — radiografie, TAC, esami del sangue, scintigrafia ossea — per confermare la necessità di revisione e pianificare in dettaglio l’intervento. Ogni caso è unico, quindi il piano chirurgico viene personalizzato in base alle condizioni del paziente e alla complessità del problema

Durante la chirurgia, si procede alla rimozione della vecchia protesi e delle eventuali porzioni di osso o tessuto danneggiate. Se l’intervento è necessario a causa di infezione, si effettua una pulizia accurata e spesso si inserisce un impianto provvisorio insieme alla terapia antibiotica. Successivamente si impianta la nuova protesi, che può avere componenti più complesse, come steli femorali più lunghi, per garantire una migliore stabilità e ancoraggio all’osso. Questa fase può essere tecnicamente impegnativa, soprattutto in presenza di osso fragile o deformità

Dopo l’intervento inizia la riabilitazione post-operatoria, che è più lunga e personalizzata rispetto alla prima sostituzione. Può durare da 6 mesi fino a un anno e richiede un percorso di fisioterapia mirato, volto a recuperare forza, stabilità e mobilità del ginocchio. 

Chirurghi ortopedici durante l’intervento di revisione di una protesi di ginocchio
L’équipe chirurgica esegue la rimozione della vecchia protesi e l’impianto di una nuova, più stabile e duratura

Cosa aspettarsi e come affrontare la revisione

Seppure più impegnativo, questo intervento può portare a un significativo miglioramento della qualità della vita, con una riduzione del dolore e un recupero funzionale soddisfacente.

Naturalmente, come ogni intervento chirurgico, anche la revisione comporta rischi: infezioni, sanguinamenti, danni ai nervi o ai vasi sanguigni, e il rischio di non successo della nuova protesi. Ma lavorando in centri specializzati e con protocolli aggiornati, questi rischi sono contenuti.

Gestire il dolore, soprattutto se era già cronico prima della revisione, è uno degli aspetti su cui pongo maggiore attenzione, collaborando con terapisti del dolore per offrire un sollievo efficace e continuo.

Una volta completata la fase di recupero, in genere è possibile tornare a svolgere le normali attività quotidiane e sportive leggere come camminare, andare in bicicletta o nuotare. Tuttavia, sconsiglio sempre attività ad alto impatto come la corsa o il salto, che potrebbero danneggiare la nuova protesi.

Il mio consiglio

La revisione di una protesi di ginocchio è un intervento complesso che necessita di grande preparazione e competenza. Affidarsi a centri e chirurghi specializzati è fondamentale per ottenere i migliori risultati.

Non aspettare troppo se senti che qualcosa non va nel tuo ginocchio operato. Spesso la differenza tra un intervento più semplice e uno molto complicato è proprio la tempestività con cui si agisce.

Se ti riconosci in quanto ho scritto, ti invito a prenotare una visita con me. Potremo fare insieme una valutazione accurata e costruire un percorso di cura su misura per te. Sono a tua disposizione per rispondere a ogni dubbio e accompagnarti passo dopo passo.

DOTTOR ANDREA VICARIO
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