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Ginocchio: la protesi personalizzata per rimanere attivi dopo l’intervento

Protesi costruite con le stesse caratteristiche del ginocchio del paziente. È questa l’innovazione tecnologica che permette di tornare attivi anche nello sport, e di farlo con un alto grado di soddisfazione.

L’artrosi di ginocchio è una patologia piuttosto comune anche tra i giovani, e non sempre i trattamenti conservativi, cioè non chirurgici, sono efficaci. «Gli impianti protesici tradizionali sono in grado di eliminare il dolore, ma quando è necessaria la sostituzione totale dell’articolazione, non permettono al paziente un ritorno alla completa funzionalità dell’articolazione del ginocchio – spiega il dottor Andrea Vicario, ortopedico -. Questo è tanto più sentito quanto più giovane è l’età o la richiesta funzionale del paziente. Proprio per questo tipo di pazienti, oggi disponiamo di innovative protesi totali di ginocchio costruite su misura. Si tratta di protesi con design unico, che vanno a sostituire tutti i compartimenti del ginocchio (mediale, laterale e femoro-rotuleo), costruite sulle caratteristiche anatomiche e cinematiche del ginocchio del paziente».

Come si costruisce una protesi personalizzata di ginocchio?

La TAC effettua una scansione precisa del ginocchio che, particolari algoritmi convertono in un modello 3D che costruisce una mappa dei contorni dell’osso e corregge le aree danneggiate dall’artrosi. «Mentre con un impianto standard è necessario ricorrere a “compromessi” per recuperare la capacità di movimento del ginocchio con un impianto che non ha le stesse dimensioni e la stessa forma dell’osso naturale del paziente – prosegue l’ortopedico -, un impianto personalizzato può funzionare quasi come il ginocchio naturale perché si muove all’unisono con i tendini e i legamenti del paziente. In questo modo è possibile ottenere risultati sempre più rispondenti alle esigenze del paziente, avvicinandoci al grado di soddisfazione che riscontriamo nelle persone che si sono sottoposte a protesi d’anca e che spesso dimenticano di avere un’articolazione protesizzata. Infine, questo tipo di protesi personalizzata permette di rispondere alle richieste funzionali di chi desidera mantenersi attivo, praticando anche attività sportive vigorose come il tennis o lo sci alpino. Come per altri tipi di protesi, sono sconsigliate invece le attività ad alto impatto sull’articolazione come il calcio o il basket».

Ginocchio: protesi convenzionali e protesi personalizzate a confronto

«L’impianto di una protesi personalizzata ha il grande vantaggio di superare alcune limitazioni che hanno le protesi standard, come ad esempio la dimensione – aggiunge il dottor Andrea Vicario -. La protesi personalizzata, invece, è della misura perfetta per il ginocchio e le strutture legamentose del paziente, ne rispetta anche le caratteristiche di asimmetricità, come accade in natura, con diverse dimensioni mediale e laterale, imitando la variabilità dell’anatomia del paziente. Ricerche recenti hanno mostrato che l’artroplastica totale del ginocchio personalizzata migliora la funzione cinematica, cioè il movimento del ginocchio, e permette di migliorare la performance dei pazienti nella fase post-operatoria. Ad oggi nel mondo sono state impiantate circa 85 mila protesi di questo tipo con grande soddisfazione da parte dei pazienti. L’utilizzo non è ancora diffuso in maniera capillare a causa del fatto che una protesi di questo tipo costa mediamente di più rispetto a una protesi tradizionale. Inoltre – conclude l’esperto – la progettazione e la produzione delle componenti personalizzate richiede un tempo tecnico che si aggira intorno alle sei settimane mentre gli impianti tradizionali sono immediatamente disponibili».

20 Marzo 2020 protesica
About Dr. Andrea Vicario