Ogni ginocchio ha una sua forma, un suo modo di muoversi, una sua storia fatta di traumi, sovraccarichi, degenerazioni. Non esistono due ginocchia identiche. Ed è proprio da qui che nasce la mia scelta, come chirurgo ortopedico, di proporre impianti costruiti sulla singolarità anatomica di ciascun paziente.
Dopo anni di esperienza con impianti standard, ho compreso quanto le differenze anatomiche possano influenzare il risultato funzionale, la qualità della vita e la durata dell’intervento. Le protesi create su misura sono oggi una delle soluzioni più evolute per chi soffre di artrosi avanzata del ginocchio o ha bisogno di un’artroplastica totale.
Grazie a tecnologie come la scansione 3D e la modellazione digitale, ogni impianto viene creato sulla base dell’anatomia individuale. Si evita così l’”overhang“, ovvero la sporgenza della protesi oltre l’osso, che può causare fastidi, dolori o limitazioni nei movimenti.
Quando l’impianto si integra armonicamente con l’articolazione, il carico si distribuisce meglio, i legamenti lavorano in modo più fisiologico e la meccanica articolare ne beneficia. Questo consente un recupero più naturale, privo di quella sensazione artificiale che molti riferiscono dopo l’impianto di protesi standard.
Si riesce infatti a ricreare la cinematica originale dell’articolazione, rispettando la rotazione femoro-tibiale e il comportamento della rotula. La riproduzione fedele della biomeccanica articolare permette di ottenere una flessione ampia, utile nei movimenti quotidiani come salire le scale, inginocchiarsi o camminare su terreni irregolari. A ciò si aggiunge una maggiore stabilità nei carichi dinamici, come accade durante l’attività fisica o sportiva.
Efficienza nei movimenti e risparmio energetico
Diversi studi clinici hanno evidenziato che l’uso di impianti disegnati su misura consente una riduzione del consumo energetico fino al 25% rispetto a un impianto tradizionale. In pratica, si riesce a camminare più a lungo, con meno fatica. Il minor sforzo percepito durante le attività quotidiane si traduce in un senso di autonomia ritrovata. Si torna a uscire, guidare, svolgere piccole mansioni, senza la costante preoccupazione di sentire dolore o dover interrompere il movimento.
Grazie all’adattamento accurato e alla distribuzione ottimale dei carichi, gli impianti costruiti su misura dimostrano un’aspettativa di vita chirurgica che supera frequentemente i 15-20 anni. Il rischio di dover eseguire una revisione precoce si abbassa, offrendo un vantaggio concreto sia in termini clinici che economici per il paziente.
Minor rischio di complicazioni post-operatorie
Uno dei vantaggi più evidenti che riscontro nella pratica clinica è la riduzione degli effetti collaterali dopo l’intervento. Quando l’impianto si adatta con precisione all’osso, diminuiscono i fenomeni di instabilità, i micromovimenti dell’impianto, l’usura precoce e il rischio di allentamento.
Il posizionamento corretto riduce le forze di taglio e le sollecitazioni innaturali sull’articolazione. Questo significa meno dolore, meno infiammazione e una migliore tolleranza dell’impianto nel tempo.
Circa l’85% dei pazienti che ho trattato con protesi su misura riferisce un miglioramento significativo della mobilità e una riduzione netta del dolore, già dopo i primi mesi.
La sensazione di avere di nuovo un ginocchio proprio, reattivo, stabile, naturale è uno degli obiettivi principali del mio lavoro.
Tecnologia MyKnee: precisione e sicurezza in sala operatoria
Uno degli strumenti che utilizzo per realizzare questo tipo di interventi è la tecnologia MyKnee. Si tratta di un set di guide specifiche per il paziente stampate in 3D, elaborate partendo da TAC e RX. Con MyKnee, riesco a effettuare tagli ossei estremamente precisi, riducendo l’errore umano e ottimizzando l’orientamento dell’impianto.
L’uso di questo strumento comporta anche benefici durante l’intervento: non è necessario violare il canale midollare, il sanguinamento si riduce in modo significativo, così come il rischio di embolia e infezione. Tutto ciò si traduce in un intervento più rapido e in una convalescenza meno dolorosa.
Grazie alla precisione dell’impianto e alla minore invasività chirurgica, il decorso post-operatorio risulta più favorevole. I pazienti iniziano la fisioterapia in tempi molto brevi e raggiungono una buona mobilità già nelle prime settimane. Il gonfiore è minore, la necessità di antidolorifici si riduce e il ritorno alle attività quotidiane avviene in tempi contenuti.
Di recente ho eseguito un intervento su un paziente di 82 anni con un’anamnesi complessa. In passato gli era stato impiantato un chiodo femorale, rendendo inapplicabile la tecnica tradizionale basata sull’utilizzo dell’asta endomidollare per l’allineamento della protesi femorale.
Per garantire un posizionamento preciso e ridurre i rischi intraoperatori, ho scelto la tecnologia MyKnee. Dopo l’acquisizione di una TAC tridimensionale, sono state realizzate mascherine chirurgiche su misura, calibrate sulla morfologia ossea del paziente.
Questo approccio ha permesso di eseguire i tagli ossei con elevata accuratezza, evitando complicazioni legate al canale midollare e assicurando un allineamento ottimale della protesi. L’intervento si è svolto senza imprevisti e con una stabilità finale molto soddisfacente.
Situazioni cliniche complesse come questa richiedono una valutazione attenta e strumenti chirurgici avanzati, capaci di adattarsi alle necessità specifiche del paziente.

Solo un chirurgo ortopedico esperto può aiutarti
Offrire un impianto costruito sulle specifiche del paziente non è una scelta automatica. Richiede competenze chirurgiche avanzate, collaborazione con aziende altamente specializzate e una pianificazione pre-operatoria molto dettagliata.
Ai pazienti che si rivolgono a me spiego sempre tutti i passaggi, i vantaggi, i limiti e i tempi di recupero. La fiducia nasce dal dialogo, dalla trasparenza e dalla cura che metto in ogni singolo caso. Non opero due ginocchia con lo stesso approccio: ogni persona è diversa e merita una valutazione approfondita, con soluzioni su misura per le sue necessità.
Se stai valutando un intervento al ginocchio e vuoi sapere se sei idoneo a ricevere un impianto disegnato sulla tua anatomia, puoi contattarmi per una visita specialistica. Insieme valuteremo le tue condizioni cliniche, la storia articolare e gli obiettivi che desideri raggiungere.
Attraverso un’analisi accurata, potremo capire se una protesi di nuova generazione può offrirti il miglior risultato funzionale e il massimo comfort a lungo termine.